Descrizione
Si dice che una stella inizi a morire quando, esaurite le sue riserve di idrogeno, non riesce più a mantenere uno stato di equilibrio. Inizia così una lunga fase di degenerazione che, a seconda della grandezza della stella, porterà al collasso del suo nucleo o a una violenta esplosione. In questa creazione, la coreografa franco-svizzera Maud Blandel associa il fenomeno astrofisico delle pulsar al ricordo tragico dell’esplosione del cuore di suo padre. Adattando i principi di rotazione, gravità e periodicità, “l’oeil nu”, con i suoi sei performer, trasforma il chiostro del cimitero della Certosa di Villeneuve lez Avignon in un perfetto campo di osservazione. Cosa percepiamo davvero quando ci troviamo di fronte a un corpo (astrale, fisico o collettivo) in uno stato di degenerazione? Più che ricostruire un evento autobiografico, Maud Blandel gioca qui con i cambi di scala, tiene a distanza il tragico e traduce in immagini il funzionamento della memoria: la sua persistenza, le sue ripetizioni così come i suoi vuoti, le sue zone d’ombra e altre invenzioni.
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