Descrizione
Il trombettista e compositore Paolo Fresu firma e interpreta un’opera teatrale e musicale dedicata a uno dei più influenti artisti del Novecento, Miles Davis, scomparso nel 1991.
La narrazione intreccia episodi autobiografici di Fresu – soprattutto l’apprendistato del jazz fra gli anni Settanta e Ottanta – con storie di vita e arte di Miles Davis, permettendoci di cogliere quanto la sua influenza abbia plasmato il jazz contemporaneo: un punto di riferimento musicale e umano, capace di una rivoluzione stilistica e culturale senza precedenti e di determinazione nell’affrontare le discriminazioni del suo tempo. Insieme a Fresu, sul palco, una formazione di sette fuoriclasse e diversi strumenti, acustici ed elettrici, esegue brani ispirati al repertorio di Davis accanto a composizioni originali che catturano l’essenza del musicista americano. Sul grande fondale alle spalle dei musicisti scorrono elementi visivi integrati con la musica: una speciale tecnologia elabora dal vivo un visual, sulla base di impulsi biometrici e acustici registrati dai sensori indossati da Fresu, trasformando ogni gesto del trombettista in un’esplosione cromatica che amplifica l’impatto emotivo dei brani.
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